Page 1290 - Shakespeare - Vol. 3
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È l’ostentazione che rovina la nazione,
Perciò tienti stretto il vecchio mantello.
Del vino, ehilà!
CASSIO
Santo cielo, è una canzone ancor più bella dell’altra.
IAGO
Volete sentirla ancora?
CASSIO
No, perché reputo indegno della sua posizione chi si comporta così. Be’, Dio è
al di sopra di tutto, e ci sono anime che devono essere salvate, e altre che
non devono essere salvate.
IAGO
È vero, buon luogotenente.
CASSIO
Da parte mia − senza offesa per il generale o uomini di rango − io spero di
essere salvato.
IAGO
Anch’io, luogotenente.
CASSIO
Sì, ma col vostro permesso, non prima di me; il luogotenente va salvato
prima dell’alfiere. Ma basta con questi discorsi: al lavoro! Dio perdoni i nostri
peccati! Signori, il dovere ci chiama. Non pensiate, signori, che io sia ubriaco;
questo è il mio alfiere, questa la mia mano destra e questa la sinistra. Non
sono ubriaco, mi reggo bene in piedi e parlo anche bene.
TUTTI
Più che bene.
CASSIO
E allora benissimo; non pensiate che sia ubriaco.