Page 1295 - Shakespeare - Vol. 3
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anche dai censori più severi. Perché
rovinate così la vostra reputazione
e sperperate il buon nome passando
per notturno attaccabrighe? Rispondetemi.
MONTANO
Nobile Otello, sono in fin di vita;
può informarvi Iago, vostro ufficiale −
io risparmio il fiato, stento a parlare −
di tutto quel che so; e so che questa sera
non ho detto o fatto nulla di scorretto,
sempre che badare a se stessi talora
non sia un vizio, e un peccato difendersi
quando si è assaliti.
OTELLO
Per il cielo,
il sangue mi sta dando alla testa 102
e annebbiandomi la mente, l’ira
minaccia di travolgermi. Se mi muovo,
per Dio, o alzo un braccio, i migliori di voi
sprofonderanno sotto il mio corruccio.
Ditemi com’è nata questa rissa disgustosa
e chi l’ha provocata; 103 il colpevole,
foss’anche per nascita mio fratello gemello,
è perduto. Ma come, in una città in guerra,
in subbuglio, con la gente piena di paura,
indulgere a risse private e personali
di notte, e proprio nel corpo di guardia?
È mostruoso, Iago, chi ha cominciato?
MONTANO
Se per parzialità 104 o spirito di corpo
alteri la verità, non sei un soldato.
IAGO
Mi toccate sul vivo. Mi farei
tagliare la lingua prima di offendere