Page 108 - Shakespeare - Vol. 3
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maggio col suo epitaffio: Ma oh, ma uh, chi se ne ricorda più?
Suonano le trombe. Comincia la pantomima. 36
Entrano un re e una regina, lei abbraccia lui e lui lei. Lei s’inginocchia, gli fa
proteste d’amore. Lui la solleva e china il capo sulla spalla di lei. Poi si stende
su una sponda fiorita. Vedendolo dormire lei lo lascia. Subito entra un altro,
toglie al re la corona, la bacia, versa un veleno nell’orecchio al dormiente ed
esce. La regina torna, trova il re morto, fa gesti disperati. Torna
l’avvelenatore con tre o quattro figuri. Mostrano di condolersi con lei. Il morto
è portato via. L’avvelenatore corteggia la regina con doni. Lei sembra
scontrosa per un po’ ma infine accetta il suo amore.
Escono.
OFELIA
Che vuol dire, monsignore?
AMLETO
Oh diamine, mal serpìno. Vuol dire malefizio.
OFELIA
Il mimo spiega l’intreccio del dramma?
Entra il Prologo.
AMLETO
Ce lo dirà lui. Gli attori non hanno segreti, dicono sempre tutto.
OFELIA
Ci dirà che senso aveva quella scena?
AMLETO
Certo, o qualsiasi altra scena che vorrete mostrargli. Non abbiate ritegno a
mostrare, e lui non avrà ritegno a dirvi di che si tratta.
OFELIA
Siete cattivo, cattivo. Guarderò gli attori.