Page 103 - Shakespeare - Vol. 3
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attristare gli esperti, il cui giudizio deve avere più peso nella vostra
considerazione di un intero teatro di quegli altri. Oh ci sono attori che ho visto
recitare − e che ho udito altri lodare e molto − che Dio mi perdoni non
avevano accento di cristiani né portamento di cristiani e neanche di pagani o
di uomini, parevano pavoni e buoi a tal punto che ho pensato, forse la natura
li ha dati da fare a qualche suo manovale e non gli son venuti bene, tanto
abominevole era la loro imitazione dell’umano.
I ATTORE
Io spero che ciò lo si sia corretto abbastanza.
AMLETO
No, correggetelo tutto! E quelli che fan le parti del clown, badate che non
dicano più di quanto è scritto per loro − ce n’è che si mettono a ridere per far
ridere qualche pugno di spettatori idioti, e proprio quando si dovrebbe
prestare attenzione a qualche punto essenziale del dramma. Il che è da
furfanti e mostra una ben pietosa ambizione nello sciocco che lo fa. Su
andate, preparatevi.
Escono gli attori.
Entrano Polonio, Rosencrantz e Guildenstern.
Allora, signor mio, verrà il re a sentire quest’opera d’arte?
POLONIO
E anche la Regina, e subito.
AMLETO
Dite agli attori di sbrigarsi.
Esce Polonio.
Volete, anche voi due, dare una mano a far presto?
ROSENCRANTZ
Certo, monsignore.
Escono Rosencrantz e Guildenstern.
AMLETO