Page 102 - Shakespeare - Vol. 3
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Se lei non ne cava nulla
mandatelo in Inghilterra, o confinatelo
dove la vostra saggezza crede meglio.
RE
Faremo così. La pazzia dei grandi
non può non essere sorvegliata.
Escono.
Scena II 32 EN
Entrano Amleto e tre degli attori.
AMLETO 33
Ti prego, recita la battuta come te l’ho detta io, agile sulla lingua. Se ti sgoli
come fanno molti dei nostri attori, tanto valeva dare i versi al banditore. E
non trinciare l’aria con la mano, così, ma in tutto abbi misura; perché nel
torrente, nella tempesta, e per così dire nell’uragano stesso della passione,
devi raggiungere e far sentire una moderazione che la renda soave. Ah mi
disturba fin nel profondo dell’anima sentire un energumeno imparruccato che
ti sbrana una passione, la riduce in cenci, per rintronare la platea, la quale
per lo più non apprezza che mimi insensati e fracasso. Un tipo così lo farei
frustare perché vuol esser più Orco d’un Orco, più Erode di Erode. Ti prego,
évitalo.
I ATTORE
Vostro Onore ci conti.
AMLETO
Ma non essere nemmeno troppo controllato, lasciati guidare dal tuo stesso
giudizio. Accorda l’azione alla parola, la parola all’azione, con questa
particolare avvertenza, di non andare mai oltre la moderazione della natura.
Perché ogni eccesso in questo è lontano dallo scopo del teatro, il cui fine, agli
inizi come ora, è stato sempre ed è di porgere, diciamo, uno specchio alla
natura; di mostrare alla virtù il suo volto, al vizio la sua immagine, e all’epoca
stessa, alla sostanza del tempo, la loro forma e impronta. Ora se questo si
esaspera o s’infiacchisce, farà forse ridere gli incompetenti, ma non può che