Page 105 - Shakespeare - Vol. 3
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con tutto l’acume della tua anima osserva
               mio zio. Se la sua colpa nascosta
               non si stana da sé a una precisa battuta
               allora lo spirito che abbiamo visto è malefico

               e le mie fantasie sono sordide come
               la forgia di Vulcano. Scrutalo con attenzione;
               perché io inchioderò gli occhi al suo viso,
               e dopo confronteremo le impressioni e giudicheremo

               il suo comportamento.



              ORAZIO
                               Bene, monsignore.
               Se durante la recita mi ruba qualcosa
               e io non lo scopro, pagherò il furto.


                        Entrano trombettieri e timpanisti e suonano alcune battute.



              AMLETO

          Arrivano. Debbo fare l’idiota.
          Trovati un posto.



               Entrano il Re, la Regina, Polonio, Ofelia, Rosencrantz, Guildenstern e altri
                   signori del seguito, con le guardie del re che portano delle torce.



              RE

          Come vive il nostro nipote Amleto?


              AMLETO

          Magnificamente! Del cibo del camaleonte. Mangio l’aria farcita di promesse.
          Non è cibo adatto a ingrassar capponi.



              RE
          Questa non è risposta per me, Amleto. Di queste tue parole non so che farne.



              AMLETO
          E  neanch’io.  (A  Polonio.)  Monsignore,  avete  recitato  all’università,  avete
          detto?
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