Page 1012 - Shakespeare - Vol. 3
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CLAUDIO

                               La morte è terribile.



              ISABELLA
               E odiosa è una vita di vergogna.



              CLAUDIO
               Sì, ma morire e andar non si sa dove;
               costretti nel freddo sottoterra, e marcire;

               questo palpitare di vita e sensazioni
               ridotto a un grumo di poltiglia; lo spirito
               gioioso immerso in mari di fuoco, o relegato
               in gelide regioni di ghiaccio corrugato;            86
               esser prigione di invisibili procelle

               e trascinato con violenza senza posa
               attorno al mondo sospeso; o finir peggio
               dei peggiori che il pensiero incerto e fuori legge              87

               s’immagina ululanti... è troppo orribile.
               La più gravosa e aborrita vita terrena
               che vecchiaia, dolori, penuria e prigionia
               accollino alla natura, è un paradiso
               in confronto ai terrori della morte.



              ISABELLA

               Ahimè, ahimè!


              CLAUDIO

                               Sorella cara, fammi vivere.
               Se si commette peccato per salvare
               la vita al fratello, la natura lo condona

               al punto da farne una virtù.


              ISABELLA

                               Ah, bestia!
               Codardo infedele! Sciagurato disonesto!
               Vuoi farti uomo      88  grazie al mio vizio?
               Non è come un incesto, trarre vita

               dalla vergogna della tua sorella?
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