Page 1016 - Shakespeare - Vol. 3
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con loro due perse il promesso sposo, quest’Angelo dalle oneste apparenze.
ISABELLA
Può esser vero? Angelo l’abbandonò?
DUCA
L’abbandonò in lacrime, senza asciugarne una col suo conforto; si rimangiò i
propri giuramenti, pretendendo di aver scoperto del disonore in lei. In poche
parole, la lasciò ai suoi lamenti, a cui lei si abbandona 9 2 ancora per amor
suo; e lui, di marmo alle sue lacrime, ne è inondato, ma inflessibile.
ISABELLA
Andrebbe a tutto merito della morte prendersi questa povera giovane! Com’è
corrotta questa vita che lascia vivere quest’uomo! Ma che vantaggio può
averne lei, da questo?
DUCA
È una ferita che potete facilmente sanare: e curandola, non solo salvate
vostro fratello, ma non ne scapita il vostro onore.
ISABELLA
Mostratemi come, buon padre.
DUCA
La giovane suddetta ha ancora nell’animo il suo primo amore. L’ingiusta
crudeltà di lui, che a lume di ragione avrebbe dovuto spegnerlo, come un
ostacolo in una corrente l’ha reso più violento e travolgente. Andate da
Angelo; rispondete alle sue profferte con plausibile obbedienza; acconsentite
a quello che pretende da voi. Ma fate ricorso a queste cautele: primo, che
potrete stare con lui solo per poco tempo; che il luogo sia buio e silenzioso, e
l’ora conveniente. Ottenuto questo, com’è naturale, ecco il seguito. Noi
consiglieremo a questa fanciulla tradita di andare all’appuntamento al vostro
posto. Se poi si saprà dell’incontro, potrà costringerlo a riparare; così, vostro
fratello sarà salvato, il vostro onore immacolato, la povera Mariana
avvantaggiata, e il vicario corrotto sconfessato. 93 Preparerò e predisporrò la
ragazza per questo attacco. Se pensate di poterlo effettuare, il doppio
beneficio rende irreprensibile l’inganno. Che ne dite?