Page 901 - Shakespeare - Vol. 2
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DOLL
Verissimo perdio, e tu gli correvi dietro come una chiesa. 145 Figlio di puttana
di un lindo cinghialetto da fiera di San Bartolomeo, 146 quando la smetterai di
dar botte di giorno e menar colpi di notte, e comincerai a rattoppare per il
cielo questa tua vecchia carcassa?
Entrano [dietro] il Principe [Henry] e Poins [travestiti da tavernieri].
FALSTAFF
Zitta, buona Doll! Non parlare come una testa di morto. Non dirmi di ricordare
la mia fine.
DOLL
Senti un po’, che tipo è il Principe?
FALSTAFF
Un bravo giovanotto, senza carattere. Avrebbe fatto un buon dispensiere,
avrebbe affettato bene il pane.
DOLL
Dicono che Poins è un tipo spiritoso.
FALSTAFF
Lui spiritoso? Sulla forca, babbuino! Il suo spirito è denso come la mostarda di
Tewkesbury. 147 In lui non c’è più spirito che in una mazzuola.
DOLL
Allora perché il Principe gli vuole tanto bene?
FALSTAFF
Perché hanno le gambe grosse allo stesso modo, e perché gioca bene agli
anelli, e mangia le anguille col finocchio, e si beve l’acquavite con dentro
degli stoppini accesi, 148 e corre la cavallina coi ragazzi, 149 e salta sui
panchetti, e bestemmia con bella grazia, e porta stivali attillati come
nell’insegna dei calzolai, e non fa arrabbiare nessuno perché racconta
storielle discrete, e ha tante altre qualità da giocherellone, che mostrano
mente fiacca in corpo sano, e per questo il Principe lo sopporta. Perché il