Page 898 - Shakespeare - Vol. 2
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con re Cerbero, e ruggisca il firmamento!
Forse che per quisquilie ci azzufferemo?
OSTESSA
In fede mia, capitano, queste sono parole molto dure.
BARDOLPH
Vattene, buon alfiere. Qui da un momento all’altro finisce in una rissa.
PISTOL
Muoiano gli uomini come cani! Donate corone come spilli! Non havvi forse qui
Irene?
OSTESSA
Parola mia, capitano, qui non c’è nessuna con questo nome. Alla buon’ora!
Credete che ve la negherei se ci fosse? Per l’amor di Dio, state quieto.
PISTOL
Nutriti dunque e ingrassa, Callipoli mia bella. 136
Suvvia, dateci del vino.
“Se fortuna me tormenta, sperare me contenta.” 137
Forse temiam le bordate? No, faccia pur fuoco il diavolo.
Del vino! E tu riposa lì, bellezza.
[Depone la spada.]
Qui facciam punto, e son gli eccetera zeri? 138
FALSTAFF
Pistol, vorrei star quieto.
PISTOL
Dolce cavaliere, vi bacio il pugno. E che! Abbiamo visto le sette stelle. 139
DOLL
Per amor di Dio, buttalo giù per le scale. Un fanfarone così non lo sopporto.
PISTOL
Giù per le scale! E che, non le conosciamo le cavallacce di Galloway? 140