Page 900 - Shakespeare - Vol. 2
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OSTESSA
Non siete ferito all’inguine? Mi è parso che tentasse un tiro mancino alla
vostra pancia.
[Entra Bardolph.]
FALSTAFF
L’hai cacciato fuori dalla porta?
BARDOLPH
Sissignore. Quel mascalzone è ubriaco. L’avete ferito, signore, alla spalla.
FALSTAFF
Mascalzone! Sfidare me!
DOLL
Ah mia dolce canaglietta! Ahimè, povera scimmietta, quanto sudi! Vieni,
lascia che ti asciughi la faccia; vieni, pappagorgia figlio di puttana. Ah
briccone, in fede mia ti voglio bene. Sei valoroso come Ettore di Troia, vali
cinque Agamennoni, sei dieci volte meglio dei Nove Prodi. 144 Ah, farabutto!
FALSTAFF
Miserabile schiavo! Lo farò ballare su una coperta, quel mascalzone.
DOLL
Sì, fallo, ché il cuore non ti manca. Se lo fai, io ti farò ballare fra due lenzuola.
Entrano i musicisti.
PAGGIO
Signore, è arrivata la musica.
FALSTAFF
Che suonino. Suonate, messeri. Siedi qua sulle mie ginocchia, Doll. Uno
schiavo miserabile e fanfarone! Quel mascalzone è scappato davanti a me
come argento vivo.