Page 903 - Shakespeare - Vol. 2
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A te voglio bene più che a uno qualsiasi di quei ragazzacci scorbutici.
FALSTAFF
Di che stoffa vorresti farti una gonna? Deve arrivarmi del denaro giovedì.
Domani avrai una cuffietta. Suvvia, una canzone allegra. Si fa tardi, ce ne
andremo a letto. Ti dimenticherai di me quando sarò partito.
DOLL
In fede mia, mi fai piangere, se parli così. Dimostrami che mi faccio elegante
prima del tuo ritorno. Be’, aspetta e vedrai.
FALSTAFF
Francis, porta del vino.
PRINCIPE, POINS
Subito, subito, signore. 155
[Vengono avanti.]
FALSTAFF
Però! Un figlio bastardo del Re? E tu non sei Poins, suo fratello?
PRINCIPE
Guarda un po’, globo di continenti peccaminosi, è questa la vita che fai?
FALSTAFF
Migliore della tua. Io sono un gentiluomo, tu un cavabirra.
PRINCIPE
Verissimo, signore, e vengo a cavarti di qui per le orecchie.
OSTESSA
Oh, Dio s’abbia in cura la tua grazia! In fede mia, benvenuti a Londra.
Orbene, Dio benedica quella tua cara faccia! O Gesù, venite dal Galles?
FALSTAFF
Figlio di puttana, miscuglio matto di maestà, giuro su questa carne frivola e
sangue corrotto, sei il benvenuto.