Page 90 - Shakespeare - Vol. 2
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qualsiasi cosa potesse dar fastidio a quello che è il più prezioso
               dei sensi, allora, sentendo come anche una cosa minuscola
               possa essere lì fastidiosa,        140  t’accorgeresti di come è orribile
               il tuo vile intento.



              HUBERT
               È questa la tua promessa? Su, frena la lingua.




              ARTHUR
               Hubert, non basterebbero le parole di due lingue
               a intercedere per la salvezza di due occhi:
               lasciami parlare, Hubert, lasciami parlare!
               O, se vuoi, tagliami la lingua e lasciami gli occhi.

               Ah, risparmia i miei occhi, anche se non dovranno
               vedere altro che te! Guarda, per Dio, anche il ferro
               s’è raffreddato e non vorrebbe farmi del male.



              HUBERT
               Posso arroventarlo di nuovo, ragazzo.



              ARTHUR
               No, davvero; il fuoco, creato per dar conforto,

               usato per atti di crudeltà immeritati
               è morto dal dolore. Guarda tu stesso:
               non c’è potenza di male in questo carbone ardente,
               il fiato celeste ne ha soffiato via la rabbia

               cospargendone il capo con le ceneri della penitenza.                   141



              HUBERT
               Ma con il mio fiato posso farlo rivivere, ragazzo.



              ARTHUR
               E se lo farai, lo farai solo arrossire
               e risplendere di vergogna per le tue azioni, Hubert:
               anzi, forse ti manderà qualche scintilla negli occhi,

               così come un cane che costretto a lottare
               si rivolta contro il padrone che l’aizza.
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