Page 87 - Shakespeare - Vol. 2
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[A parte.]
               Le sue parole s’impadroniscono del mio cuore.
               Leggi qui, giovane Arthur.
                                                                                         [Mostra una carta.]

          [A parte.]
                               E adesso, stupide lacrime!
               vorreste scacciare questa spietata tortura!
               Devo essere veloce, prima che la risolutezza

               non se ne esca dai miei occhi in dolci lacrime femminili.
               Non riesci a leggerla? Non è scritta in modo chiaro?



              ARTHUR
               In modo troppo chiaro per uno scopo così nero:
               devi proprio bruciarmi gli occhi con ferri arroventati?



              HUBERT
               Sì, ragazzo, devo.



              ARTHUR
                               E lo farai?




              HUBERT
                               Lo farò.



              ARTHUR
               E ne avrai il cuore? Quando avevi mal di testa
               ho messo il mio fazzoletto sulla tua fronte,
               il più bello che avevo, una principessa l’aveva ricamato per me,

               e non te l’ho mai richiesto indietro;
               con la mia mano ti ho tenuto il capo, a mezzanotte,
               e come i minuti vigilano         136   l’ora che passa
               io di continuo ti ho reso lieve lo scorrere pesante del tempo
               con dei “Hai bisogno di qualcosa?”, “Dove ti fa male?”,

               o “Cosa posso fare per farti piacere?”.            137
               Molti poveracci se ne sarebbero stati zitti a dormire,
               senza dirti una parola affettuosa; ma tu hai avuto

               un principe al tuo capezzale. Certo, puoi credere
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