Page 867 - Shakespeare - Vol. 2
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Be’, il Re vi ha separato [dal principe Harry]. Sento che andrete con Lord John
di Lancaster contro l’Arcivescovo e il Conte di Northumberland.
FALSTAFF
Proprio così, ne ringrazio la vostra bella e cara intelligenza. 56 Ma tutti voi che
restate a casa a baciare madama Pace, pregate che i nostri eserciti non si
scontrino in una giornata troppo calda, perché ho portato con me due sole
camicie, e perdio non ho intenzione di sudare troppo. 57 Se è un giorno caldo,
e brandisco altro che una bottiglia, che io non possa mai più sputare
bianco. 58 Non c’è impresa pericolosa che faccia capolino, e subito tocca a
me. Be’, non posso durare in eterno. Però è sempre stato un vizio della nostra
Inghilterra, che se ha qualcosa di buono, lo rende comune. Se insistete a dire
che sono vecchio, allora lasciatemi riposare. Volesse Dio che il mio nome non
facesse tanta paura al nemico. Preferirei essere mangiato dalla ruggine
piuttosto che consumato a morte dal moto perpetuo.
GIUDICE
Va be’, siate onesto, siate onesto, e Dio benedica la vostra spedizione!
FALSTAFF
Vostra signoria può prestarmi mille sterline per equipaggiarmi?
GIUDICE
Non un soldo, non un soldo. Siete troppo impaziente di portare croci. 59 Buon
viaggio. Salutatemi l’amico Westmoreland. 60
[Escono il Primo Giudice e il servo.]
FALSTAFF
Se lo faccio, schiacciatemi con un maglio che ci voglion tre uomini a
sollevarlo. Non si può separare la vecchiaia dall’avidità più di quanto non si
possa dividere la carne giovane dalla lussuria. 61 Ma la gotta acciacca l’una e
la sifilide rode l’altra, sicché tutte e due prevengono le mie maledizioni.
Ragazzo!
PAGGIO
Signore?