Page 858 - Shakespeare - Vol. 2
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ferite e cicatrici e che il suo spirito ardito
l’avrebbe portato dove era maggior pericolo.
Eppure diceste: “Parti”. E nessuna di queste cose,
per quanto evidentissime, poté trattenere
l’azione ostinata. Dunque, cosa è avvenuto,
la nostra audace impresa cosa ha generato,
più di quel che era probabile accadesse?]
LORD BARDOLPH
Tutti noi coinvolti in questa perdita
sapevamo di affrontare mari tanto rischiosi
che dieci contro uno ci avremmo rimesso la vita.
Eppure rischiammo per il guadagno promesso,
soffocammo la considerazione del pericolo temuto,
e ora che abbiamo perso, rischiamo ancora.
Suvvia, impegniamo tutto, corpi e beni.
MORTON
È più che tempo. Mio nobile signore,
sento per certo, e oso dire il vero,
[che il buon Arcivescovo di York è in armi
con forze ben provviste. È uno
che si lega i seguaci a doppio filo.
Monsignore vostro figlio non aveva che cadaveri,
ombre e simulacri di uomini, per combattere.
Poiché la stessa parola “ribellione” separava
l’azione dei loro corpi dalle anime,
e combattevano nauseati, controvoglia,
come chi prende una medicina, e solo le loro armi
sembravano stare con noi: ché l’ardimento e l’anima,
il termine “ribellione” sembrava averli gelati,
come pesci in uno stagno. Ora però il Vescovo
rende l’insurrezione sacrosanta.
Stimato sincero e religioso nel pensiero,
è seguito e col corpo e con la mente,
e nobilita la sua insurrezione invocando il sangue
del buon re Riccardo, grattato dalle pietre di Pomfret, 23
giustifica con il cielo la propria causa e contesa,