Page 857 - Shakespeare - Vol. 2
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quali cardini senza forza non reggono il corpo vivo,
reagisce a un attacco del male, e si sprigiona come fiamma
dalle braccia dell’infermiere, così le mie membra
indebolite dal dolore, e ora dal dolore infuriate,
son tre volte se stesse. Via dunque, vile stampella!
Un guanto di scaglie con giunture di acciaio
deve coprire questa mano. Via anche, berretta da malato!
Proteggi troppo debolmente la testa che
principi, incitati dalla vittoria, vogliono colpire.
Le mie tempie siano ora cinte di ferro, e sopraggiunga
l’ora più cupa che il tempo e l’odio ardiscano
opporre all’infuriato Northumberland!
Il cielo baci la terra! La mano della natura
non più trattenga l’oceano sconvolto! L’ordine muoia! 21
E questo mondo non sia più un teatro
che nutra contese per un lungo atto.
Invece solo l’animo del primogenito Caino
regni nei petti, affinché, teso ogni cuore
a azioni sanguinarie, la scena violenta finisca,
e l’oscurità provveda a seppellire i morti! 22
[TRAVERS]
Questo eccesso di passione vi fa male, monsignore.
LORD BARDOLPH
Caro Conte, non disgiungete la saggezza dal vostro onore.
MORTON
Le vite di tutti i vostri alleati fedeli
poggiano sulla vostra salute, la quale, se cedete
all’ira tempestosa, per forza peggiorerà.
[Conoscevate, signore, le conseguenze di una guerra,
avevate calcolato le probabilità, prima di dire:
“Armiamoci”. Era vostra presupposizione che,
nella sorte della battaglia, vostro figlio potesse perire.
Sapevate che egli camminava fra pericoli, su un filo sottile,
con più probabilità di cadere che di salvarsi.
Eravate avvertito che la sua carne poteva ricevere