Page 650 - Shakespeare - Vol. 2
P. 650
RE
Il Re stesso, Douglas, cui piange il cuore
che tante sue ombre tu abbia incontrato,
e non il vero Re. Ho due ragazzi
che cercano Percy e te per tutto il campo;
ma, visto che la fortuna ti porta a me,
ti metterò alla prova. Dunque difenditi.
DOUGLAS
Temo che sei un’altra imitazione;
eppure giuro che ti porti come un re.
Ma, chiunque tu sia, so che sei mia preda
e così ti vinco.
Combattono. Il Re è in pericolo, quando entra il Principe di Galles.
PRINCIPE
Alza la testa, vile scozzese, se no forse
non l’alzerai mai più. Gli spiriti dei valorosi
Shirley, Stafford, Blunt sono nelle mie braccia.
È il Principe di Galles che ti minaccia,
e che mai promise senza mantenere.
Combattono. Douglas fugge.
Rinfrancatevi, signore. Come sta vostra grazia?
Sir Nicholas Gawsey ha chiesto soccorso,
e anche Clifton. Vado da Clifton subito.
RE
Fermati e respira un attimo.
Hai riscattato il buon nome che avevi perso,
e mostrato di avere cara la mia vita,
portandomi questo bel soccorso.
PRINCIPE
Dio! mi ha fatto troppo torto
chi vi ha detto che vi desideravo morto. 202
Se così fosse, avrei potuto lasciar stare
la mano trionfante di Douglas su voi alzata,