Page 655 - Shakespeare - Vol. 2
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Suona la ritirata.
               La tromba suona la ritirata; la vittoria è nostra.
               Vieni, fratello, andiamo nel punto più alto del campo,
               per vedere quali amici sono vivi, quali morti.

                                                        Escono [il Principe Henry e il Principe John].



              FALSTAFF
          Li seguirò, come si dice, per il compenso. Chi compensa me, Dio compensi lui.
          Se divento grande, divento più piccolo: infatti mi purgherò, lascerò il vino, e
          vivrò onestamente, come dovrebbe un nobile.

                                                                             Esce [portando il cadavere].



                                                  Scena V        214    EN


                    Suonano le trombe. Entrano il Re, il Principe di Galles, Lord John di
              Lancaster, il Conte di Westmoreland, con Worcester e Vernon prigionieri.



              RE

               Così la ribellione fu sempre rintuzzata.
               Malvagio Worcester, non abbiamo forse offerto
               perdono, e legami di affetto a tutti voi?
               E queste offerte non le hai volute rovesciare,
               abusando della fiducia di tuo nipote?

               Tre cavalieri dei nostri, uccisi oggi,
               un nobile conte, e molti altri ancora,
               sarebbero vivi a quest’ora,

               se tu da cristiano avessi portato fra i due eserciti
               in modo leale un messaggio veritiero.



              WORCESTER
               Ho fatto ciò che dettava la mia sicurezza,
               e accolgo rassegnato la mia sorte
               poiché è tale che non la posso evitare.



              RE
               Portate Worcester alla morte, e con lui Vernon;

               per gli altri colpevoli vedremo in seguito.
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