Page 637 - Shakespeare - Vol. 2
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un prodigio che porta paura, e una profezia
di sventure preparate per i tempi a venire?
WORCESTER
Udite, mio sovrano.
Per parte mia, sarei ben felice
di trascorrere l’ultimo tratto della vita
in ore quiete, poiché protesto
di non aver cercato questo giorno di dissidio.
RE
Non l’avete cercato! E allora com’è venuto?
FALSTAFF
La ribellione stava sul suo cammino, lui l’ha trovata.
PRINCIPE
Zitto, gracchio, zitto!
WORCESTER
È piaciuto a vostra maestà distogliere gli sguardi
favorevoli da me e da tutta la nostra casata;
eppure devo ricordarvi, signore,
che fummo i primi e più cari vostri amici.
Per voi spezzai il mio bastone di comando
ai tempi di Riccardo, e corsi giorno e notte
per incontrarvi sulla via e baciarvi la mano
quando ancora come condizione e considerazione
non eravate forte e fortunato quanto me.
Fui io, mio fratello e suo figlio
che vi riportammo in patria e arditamente sfidammo
i pericoli del momento. Voi ci giuraste,
e faceste quel giuramento a Doncaster,
che non avevate propositi contro lo stato,
né rivendicavate che il diritto recentemente ereditato,
la sede di Gaunt, il ducato di Lancaster.
Per ciò vi giurammo aiuto. Ma in breve tempo