Page 610 - Shakespeare - Vol. 2
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prego vostra maestà di voler curare
               le vecchie ferite delle mie intemperanze.
               Se no, la fine della vita annullerà ogni debito,
               e io morirò di centomila morti

               prima di rompere la parte più piccola del mio voto.



              RE
               Centomila ribelli muoiono in queste parole!
               Avrai un comando e la fiducia del Re nell’impresa.
                                                        Entra Blunt.

               Che c’è, buon Blunt? Il tuo aspetto è pieno d’urgenza.


              BLUNT

               Così anche la faccenda di cui vengo a parlare.
               Lord Mortimer di Scozia         141  ha mandato a dire
               che Douglas e i ribelli inglesi si sono uniti
               l’undici di questo mese a Shrewsbury.

               Se le promesse di tutti vengono mantenute,
               sono una forza potente e tremenda,
               quale mai tramò ai danni di uno stato.



              RE
               Il Conte di Westmoreland si è mosso oggi,

               con lui mio figlio, barone John di Lancaster;
               poiché questa notizia è vecchia di cinque giorni.
               Mercoledì, Harry, ti metterai in marcia;
               giovedì partiremo noi stessi. Dobbiamo unirci
               a Bridgenorth,      142  e, Harry, tu marcerai

               attraverso il Gloucestershire,         143  ragion per cui,
               considerati gli affari in corso, fra circa dodici giorni
               le nostre forze si incontreranno a Bridgenorth.

               Abbiamo le mani piene d’impegni. Andiamo:
               il vantaggio infiacchisce mentre gli uomini indugiano.                  144
                                                                                                        Escono.



                                                 Scena III        145     EN
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