Page 608 - Shakespeare - Vol. 2
P. 608
che hai perso il privilegio principesco
per le vili compagnie. Non c’è occhio
che non sia stanco di vederti sempre,
tranne il mio, che ti desidererebbe di più,
e che ora fa ciò che non vorrei:
si accieca per la sciocca tenerezza.
PRINCIPE
Sarò in futuro, signore tre volte nobile,
più simile a me stesso.
RE
In tutto e per tutto
come tu sei in questo momento era Riccardo allora
quando io sbarcai dalla Francia, a Ravenspurgh;
e come io ero allora, Percy è adesso. 137
Giuro sul mio scettro, e anche sulla mia anima,
che egli è più degno di reggere lo stato,
di te, ombra di un successore.
Eccolo, senza ragione o pretesto di ragione,
riempire i campi del regno di uomini in armi,
portare attacchi alle zanne del leone,
e senza avere sulle spalle più anni di te, 138
condurre nobili anziani e vescovi reverendi
a battaglie sanguinarie e duri scontri.
Che onore immortale si è guadagnato combattendo
contro il famoso Douglas!, le cui alte imprese,
i cui attacchi furenti e il cui gran nome in guerra
hanno somma preminenza fra tutti i soldati
e il più alto titolo militare
in tutti i regni che riconoscono Cristo.
Tre volte questo Hotspur, un Marte in fasce,
questo guerriero infante, ha con le sue azioni
sconfitto il grande Douglas, una volta l’ha catturato,
l’ha liberato, e ne ha fatto un amico
così dando più forza alla sua sfida
e attentando alla pace e sicurezza del nostro trono.
E che ti pare di questo? Percy, Northumberland,