Page 606 - Shakespeare - Vol. 2
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se piaceri vuoti e compagnie rozze
come quelli cui ti sei legato e avvezzato
potrebbero accompagnarsi al tuo nobile sangue
e stare a pari col tuo cuore principesco?
PRINCIPE
Se piace a vostra maestà, vorrei potere
scagionarmi da ogni colpa tanto chiaramente
come non ho dubbi di potermi purgare
di molte di cui sono stato accusato.
Però consentitemi di chiedere indulgenza,
sicché − dopo aver confutato molte favole,
quali spesso le orecchie dei grandi devono udire
da adulatori sorridenti e vili calunniatori −
per alcuni fatti veri in cui la mia gioventù
ha errato, colpevolmente sregolata,
possa la mia confessione leale ottenere perdono.
RE
Dio ti perdoni! Ma lascia che mi stupisca, Harry, 134
delle tue inclinazioni, che tendono le ali
tanto sotto il volo dei tuoi antenati.
Il posto nel consiglio l’hai perso con la villania, 135
il tuo fratello minore ti supplisce,
e sei quasi estraneo agli affetti
della corte e dei principi del mio sangue.
Le speranze e aspettative della tua giovinezza
son rovinate, e il pensiero di tutti
predice profeticamente la tua caduta.
Fossi io stato così prodigo della mia presenza,
così comune e trito agli occhi degli uomini, 136
così stantio e disposto a ogni compagnia volgare,
l’opinione pubblica che mi accompagnò al trono
sarebbe restata fedele a chi aveva il regno
e mi avrebbe lasciato nell’esilio oscuro,
uomo senza particolare merito o possibilità.
Facendomi vedere di rado, appena uscivo
ero oggetto di stupore, come una cometa;