Page 602 - Shakespeare - Vol. 2
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Glendower le parla in gallese, lei gli risponde nella stessa lingua.



              GLENDOWER
               È disperata. È una ragazzaccia ostinata
               di quelle per cui non c’è persuasione che tenga.


                                               La dama parla in gallese.



              MORTIMER
               Intendo i tuoi sguardi. Quel grazioso gallese

               che fai scrosciare dai tuoi cieli gonfi
               lo capisco benissimo, e se non mi vergognassi
               nella stessa lingua ti risponderei.          129
                                              La dama ancora in gallese.
               Comprendo i tuoi baci, tu i miei,

               è una conversazione piena di sentire.
               Ma non smetterò di studiare, amore,
               finché non conoscerò la tua lingua, ché le tue labbra

               rendono il gallese dolce come le più nobili canzoni
               cantate da una bella regina d’estate nel pergolato
               al suo liuto con melodia struggente.



              GLENDOWER
               No, se vi intenerite, lei impazzisce.


                                          La dama parla ancora in gallese.



              MORTIMER
               Oh, sono l’ignoranza personificata in questo!



              GLENDOWER

               Vi invita a coricarvi sui giunchi molli         130
               e a posare la testa gentile sul suo grembo,
               ed essa vi canterà la canzone che vi piace
               e sulle vostre palpebre incoronerà il dio del sonno,
               incantandovi il sangue con una piacevole pesantezza,

               rendendo la differenza fra sonno e veglia
               simile a quella fra giorno e notte
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