Page 599 - Shakespeare - Vol. 2
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HOTSPUR

                               Chi mi dirà di no?



              GLENDOWER
               Ve lo dirò io.



              HOTSPUR
               Allora fate in modo che non vi intenda, parlate gallese.



              GLENDOWER
               So parlare l’inglese, signore, quanto voi,
               poiché fui educato alla corte inglese

               dove, ancora giovane, composi per l’arpa
               molte canzoni inglesi in modo bellissimo,
               dando alle parole un ornamento proficuo:
               virtù questa che in voi non s’è mai vista.



              HOTSPUR
               Madonna, me ne rallegro con tutto il cuore!

               Vorrei piuttosto essere un micio e dire miao
               che uno di questi rivenduglioli di poesie e ballate.
               Piuttosto sentirei molare un candeliere di bronzo

               o una ruota secca stridere sull’asse,
               e non me ne farei allegare i denti
               in minima parte come dalle poesie svenevoli:
               è come l’andatura forzata di un ronzino zoppo.



              GLENDOWER
               Va be’, spostate pure la Trent.



              HOTSPUR
               Non m’importa. Darò tre volte tanta terra

               a qualsiasi amico meritevole;
               ma quando si tratta di contrattare, badate,
               cavillerò sulla nona parte di un capello.

               Sono pronti i contratti? Partiamo?
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