Page 594 - Shakespeare - Vol. 2
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ATTO III EN
Scena I 110 EN
Entrano Hotspur, Worcester, Mortimer, Owen Glendower.
MORTIMER
Le promesse sono oneste, gli alleati sicuri,
e il nostro esordio è ricco di speranza.
HOTSPUR
Lord Mortimer, e cugino Glendower, volete sedervi? E voi, zio Worcester.
All’inferno! Ho dimenticato la mappa.
GLENDOWER
No, eccola. Sedetevi, cugino Percy,
sedetevi, buon cugino Hotspur, un nome che
ogni volta che Lancaster 111 lo pronuncia
la guancia gli si fa pallida, ed egli sospirando
vi vorrebbe in cielo.
HOTSPUR
E voi all’inferno, ogni volta che sente parlare di Owen Glendower.
GLENDOWER
Non gli do torto. Alla mia natività
la fronte del cielo si riempì di forme di fuoco
di fiaccole ardenti, e quando venni alla luce
la struttura e le fondamenta stesse della terra
tremarono codardamente. 112
HOTSPUR
Direi che l’avrebbero fatto alla stessa ora anche se avesse figliato la gatta di