Page 615 - Shakespeare - Vol. 2
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Gliel’ho detto, signore, e ho detto di aver sentito vostra grazia dire lo stesso;
e, signore, parla di voi nel modo più offensivo, con quella boccaccia che ci ha,
e ha detto che ve le avrebbe date.
PRINCIPE
No! L’ha detto davvero?
OSTESSA
Quant’è vero che sono una femmina rispettabile, e che son devota e fedele.
FALSTAFF
Di devozione non ne hai di più di una prugna cotta, 158 di fedeltà non più di
una volpe stanata, e quanto alla femminilità, donna Mariana 159 a tuo
confronto è la moglie di un deputato rionale. Va’, va’, cosa che non sei altro!
OSTESSA
Di’ un po’, quale cosa, quale cosa?
FALSTAFF
Quale cosa? Be’, una cosa da ringraziarne Iddio.
OSTESSA
Non sono una cosa da ringraziarne Iddio, vorrei che tu lo sapessi! Sono la
moglie di un onest’uomo, e, mettendo da parte il tuo titolo di cavaliere, sei
un mascalzone a chiamarmi così.
FALSTAFF
Mettendo da parte che sei femmina, sei una bestia a rimbeccarmi.
OSTESSA
Di’ un po’, che bestia, mascalzone che sei?
FALSTAFF
Che bestia? Be’, una lontra.
PRINCIPE
Una lontra, Sir John? Perché una lontra?