Page 58 - Shakespeare - Vol. 2
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da ricco, poi, cambierò virtù e andrò dicendo
               che non c’è vizio peggiore del chiedere la carità.
               Poiché i re infrangono la fede per interesse,
               tu, guadagno, sii il mio signore, che io t’adorerò!

                                                                                                         [Esce.]
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