Page 56 - Shakespeare - Vol. 2
P. 56

AUSTRIA

               E anche le vostre labbra. Sono sicuro d’aver baciato
               la prima volta che mi sono fidanzato.



              RE FILIPPO
               E ora, cittadini d’Angiers, aprite le vostre porte,
               lasciate entrare coloro che voi stessi avete reso amici:

               nella Cappella di Santa Maria, al più presto,
               sarà celebrato solennemente il rito nuziale.
               Non c’è Lady Constance nel gruppo? So che non c’è,
               perché la sua presenza avrebbe molto turbato

               la conclusione di questo matrimonio.
               Dove sono lei e suo figlio? Chi lo sa me lo dica.



              LUIGI
               È triste e agitata nella tenda di vostra altezza.



              RE FILIPPO
               E, in fede mia, questa unione che abbiamo approvato
               farà ben poco per la sua tristezza. Fratello inglese,

               come potremo mai soddisfare questa vedova?
               Per difendere i suoi diritti siam venuti qui,
               anche se poi, Dio sa come, le cose sono andate altrimenti,
               a vantaggio nostro.



              RE GIOVANNI
                               Saneremo ogni cosa.

               Faremo il giovane Arthur Duca di Bretagna,
               Conte di Richmond e signore di questa bella e ricca città.
               Chiamate Lady Constance;

               un veloce messaggero le dica di intervenire
               alla nostra cerimonia: confido che riusciremo,
               se non a colmare la misura dei suoi desideri,
               a soddisfarla comunque in misura tale
               da far cessare i suoi lamenti. Andiamo,

               affrettiamoci, fin dove la dignità ce lo consente,
               verso questa cerimonia imprevista e improvvisata.
                                                                       [Escono tutti tranne il Bastardo.]
   51   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61