Page 55 - Shakespeare - Vol. 2
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Su questo argomento la volontà di mio zio è la mia:
se vede in voi qualcosa che gli piace, allora,
qualunque cosa veda che induca il suo piacere,
io posso facilmente tradurla nella mia volontà,
o, se volete, per dirla con maggiore proprietà,
posso con facilità indurmi ad amarla.
Né vi lusingherò oltre, mio signore, dicendovi
che tutto quello che in voi vedo è degno d’essere amato;
vi basti questo: non vedo nulla in voi
che, dovesse pure essere giudicato con occhio ostile,
possa meritare un qualche disprezzo.
RE GIOVANNI
Cosa dicono questi giovani? Cosa dice la mia nipote?
BIANCA
Che il suo onore le impone di fare
ciò che voi, nella vostra saggezza, vi degnate di dirle.
RE GIOVANNI
Parlate voi, allora, principe Delfino:
vi sentite d’amare questa donna?
LUIGI
Chiedetemi piuttosto se posso non amarla,
perché l’amo già nel modo più sincero.
RE GIOVANNI
E io dò via allora il Vexin, la Turenna, il Maine,
Poitiers, e l’Angiò: queste cinque province, con lei,
vengono a te. E aggiungici anche questo,
trentamila marchi di moneta inglese. 73
Filippo di Francia, se sei soddisfatto,
imponi a tuo figlio e a tua figlia d’unire le mani.
RE FILIPPO
Siamo molto soddisfatti. Giovani principi, unite le mani.