Page 53 - Shakespeare - Vol. 2
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Ecco una frenata che fa schizzar fuori dai suoi stessi stracci
la carcassa putrefatta della vecchia morte!
Ecco qui una bocca davvero smisurata
che sputa morte e montagne, rocce e mari,
e parla di leoni ruggenti con la stessa familiarità
con cui le ragazzine di tredici anni parlano dei loro cuccioli!
Quale artigliere ha mai generato questo sangue vigoroso?
Il suo parlare è quello dei cannoni, tutto fuoco, fumo e rimbombi;
la sua lingua è tanto capace di colpire
che le nostre orecchie ne sono bastonate;
ogni sua parola colpisce più forte d’un pugno d’un Francese.
Cristo, non sono mai stato così pestato di parole
da quando ho chiamato per la prima volta papà
il padre di mio fratello.
ELEONORA
Figlio, non trascurare quest’occasione,
accetta questo matrimonio,
e da’ a nostra nipote una dote adeguata:
con questo legame vincolerai con più certezza
il tuo diritto alla corona, che ora è messo in dubbio,
e a quel ragazzo immaturo mancherà il sole
capace di maturare quel fiore
che prometteva un poderoso frutto.
Scorgo remissività negli sguardi del Re di Francia;
guarda, come si parlano sussurrando: insisti ora,
mentre i loro animi sono disposti a questo disegno ambizioso,
prima che l’ardore, sciolto dal respiro ventoso
delle pacifiche suppliche, dalla pietà e dal rimorso,
si raffreddi e raggeli come prima.
HUBERT
Perché le due maestà non rispondono
alla proposta amichevole della nostra minacciata città?
RE FILIPPO
Parli per primo il Re d’Inghilterra, che per primo
ha rivolto parola a questa città: che dite?