Page 48 - Shakespeare - Vol. 2
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che anche l’occhio più attento non può decidere
il vincitore: il sangue ha comprato sangue,
i colpi hanno ottenuto colpi in risposta,
la forza s’è scontrata con la forza
e la violenza s’è confrontata con la violenza.
Le due parti sono pari, e parimenti da noi apprezzate.
Una deve però mostrarsi vincitrice:
fin quando s’equivarrà il loro peso,
noi non daremo a nessuno dei due la città,
ma la custodiremo per entrambi.
Rientrano, da una parte, Re Giovanni, Eleonora, Bianca, il Bastardo, nobili
e soldati; dall’altra Re Filippo, Luigi, Austria e soldati.
RE GIOVANNI
Francia, hai ancora sangue da gettar via? Parla,
deve continuare a scorrere la corrente del nostro diritto? 68
Il suo fluire, turbato dai tuoi ostacoli,
sarà costretto a lasciare il suo alveo d’origine
e a traboccare, allagando nel suo corso disturbato
anche le rive entro cui lo costringi, se non lascerai
procedere tranquillamente sino all’oceano
le sue acque argentee.
RE FILIPPO
Inghilterra, in questa dura prova,
non hai salvato una goccia di sangue più di noi Francesi,
anzi, ne hai perse di più. E su questa mia mano,
che governa tutta la terra sotto questa parte di cielo,
giuro che non deporremo le armi, impugnate per giustizia,
prima d’aver rovesciato te, contro cui le abbiamo impugnate,
o senza aver almeno aggiunto al numero dei morti un re,
così da adornare l’elenco delle perdite di questa guerra
accoppiando alla strage dei nomi regali.
BASTARDO
Ah, regalità, come torreggia alta la tua gloria
quando il ricco sangue dei re s’accende d’ira!