Page 49 - Shakespeare - Vol. 2
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Oh, ora la morte fodera con l’acciaio
le sue terribili mascelle; le spade dei soldati
sono i suoi denti e i suoi artigli, ed ella banchetta,
adesso, sbranando la carne degli uomini
in questa inconciliabile disputa tra re.
Perché questi volti reali sono così attoniti?
Urlate “a morte!” o re, fate ritorno al campo insanguinato,
voi, egualmente potenti, spiriti accesi di rabbia!
La sconfitta d’una parte sancisca la pace dell’altra;
e fino a quel momento, colpi, sangue e morte!
RE GIOVANNI
Quale delle due parti i cittadini
sono adesso disposti ad accogliere?
RE FILIPPO
Parlate, cittadini, per l’Inghilterra; chi è il vostro re?
HUBERT
Il re d’Inghilterra, quando sapremo chi è.
RE FILIPPO
Riconoscetelo in noi, che ne rappresentiamo qui i diritti.
RE GIOVANNI
In noi, invece, che siamo i gran vicari di noi stessi
e portiamo testimonianza del possesso della nostra persona,
qui, Signori della nostra presenza, 69 di Angiers, e di voi.
HUBERT
Un potere più alto di noi vieta tutto questo;
fino a che anche l’ultimo dubbio sarà cancellato,
terremo ben serrati i nostri precedenti scrupoli
nelle nostre porte sbarrate con forza;
sudditi soltanto delle nostre paure,
fino a che queste non verranno dissolte,
espulse e detronizzate da un unico re.