Page 54 - Shakespeare - Vol. 2
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RE GIOVANNI

               Se il Delfino qui, tuo figlio principesco,
               può leggere in questo libro di bellezza “io amo”,
               la sua dote sarà pari a quella d’una regina,

               perché l’Angiò, la bella Turenna, il Maine, Poitiers,
               e tutto ciò che da questa parte del mare
               riteniamo soggetto alla nostra corona e alla nostra autorità,
               con l’eccezione di questa città che stiamo assediando,
               adornerà il suo letto nuziale, rendendola così

               ricca per titoli, onori e distinzioni
               quanto per bellezza, educazione e nobiltà
               è già pari d’ogni altra principessa al mondo.



              RE FILIPPO
               Che ne dici, ragazzo? Guarda in volto la ragazza.



              LUIGI

               Lo sto facendo, mio signore, e nei suoi occhi trovo
               una meraviglia, un miracolo meraviglioso,
               scorgo nei suoi occhi l’ombra di me stesso,
               che non essendo poi altro se non l’ombra di vostro figlio,
               diventa un sole rendendo vostro figlio un’ombra;

               sono sicuro di non aver mai amato me stesso
               così come ora, quando mi son visto ritratto
               nel quadro lusinghiero del suo occhio.

                                                                        [Parla sussurrando con Bianca.]


              BASTARDO

          [Tra sé e sé.]
               Ritratto nel quadro lusinghiero del suo occhio!
                               Appeso nelle grinze del suo ciglio aggrottato!
               Squartato nel cuore! Si scopre in ginocchio

                               per amore quel traditore che è: ed è un peccato
               che appeso, sbudellato e squartato da una simile passione
               debba poi essere un simile volgare buffone!



              BIANCA
          [A Luigi.]
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