Page 561 - Shakespeare - Vol. 2
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Che un diavolo mi prenda per andare a rubare con quel pezzo di ladro. Lo
sciagurato mi ha portato via il cavallo e l’ha legato chissà dove. Se faccio
appena altri quattro passi con queste gambe resto sfiatato. Be’, non dubito di
fare una bella morte nonostante tutto, se non finisco sulla forca per aver fatto
fuori quel disgraziato. Sono ventidue anni che non faccio che rinnegare la sua
compagnia, eppure c’è come una stregoneria che me lo fa tenere appresso.
Mi impicchino se quel maledetto non m’ha dato da bere un filtro perché gli
volessi bene. Non può essere altrimenti: mi ha dato un filtro. Poins! Hal! La
peste vi prenda tutti e due! Bardolph! Peto! Piuttosto che fare un altro passo
per rubare, muoio di fame. Se non è una buona azione quanto trincare
diventare onesti e lasciare questi bricconi, sono il più gran farabutto che
abbia mai masticato con un solo dente. Otto passi di terreno irregolare per
me è come una passeggiata di settanta miglia, e quelle canaglie dal cuore di
pietra lo sanno benissimo. Che maledizione, quando i ladri non hanno onestà
reciproca! (Gli altri fischiano.) Uhu! Una peste vi prenda tutti! Datemi il mio
cavallo, furfanti! Datemi il mio cavallo e andatevi a impiccare!
PRINCIPE
[facendosi avanti]
Zitto, pancia di lardo! Mettiti giù e posa l’orecchio per terra, vedi se riesci a
sentire il passo dei viandanti.
FALSTAFF
Ma ce l’hai le leve per tirarmi su, una volta che sono giù? Sangue di Dio, la
mia carne non la porto più tanto lontano a piedi, nemmeno per tutto l’oro nel
tesoro di tuo padre. Che diavolo ti è venuto in mente di prendermi per un
cavallo 66 a questo modo?
PRINCIPE
Menti. Non ti hanno preso per un cavallo, t’hanno preso il cavallo.
FALSTAFF
Ti prego, buon principino Hal, fammi ritrovare il mio cavallo, bravo figlio di re!
PRINCIPE
Fuori dai piedi, briccone! Devo farti da stalliere?