Page 544 - Shakespeare - Vol. 2
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che l’orgoglioso tributa solo all’orgoglioso.



              WORCESTER
               La nostra casata, maestà, non merita
               che la sferza della potenza le si levi sopra:
               di una potenza poi che le nostre stesse mani
               hanno contribuito a rendere tanto forte.




              NORTHUMBERLAND
               Signore...



              RE
               Worcester, vattene, perché vedo
               minaccia e disobbedienza nei tuoi occhi.
               Signore, siete     39  troppo ardito e imperioso,

               e il Re non può certo tollerare
               che gli si opponga il viso crucciato d’un sottoposto.
               Avete licenza di andare. Se avremo bisogno
               di voi e del vostro parere, vi faremo chiamare.
                                                                                             Esce Worcester.

          [A Northumberland]
               Stavate per parlare.



              NORTHUMBERLAND
                               Sì, mio buon signore.
               Quei prigionieri da voi mandati a chiedere,

               che il nostro Harry Percy prese a Holmedon,
               lui dice di non averli negati con violenza
               come riferito a vostra maestà.
               Perciò è l’invidia o un malinteso

               a essere colpevole, non mio figlio.



              HOTSPUR
               Maestà, non ho negato alcun prigioniero.
               Ricordo però che quando la battaglia fu finita,
               ed ero assetato per la furia e la fatica,

               sfiatato e fiacco, poggiato alla mia spada,
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