Page 541 - Shakespeare - Vol. 2
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Be’ allora per una volta farò il matto.
FALSTAFF
Ora sì che parli.
PRINCIPE
Comunque, vada come vada, preferisco starmene a casa.
FALSTAFF
Perdio, giuro che se tu diventi re io divento traditore.
PRINCIPE
Non me ne importa niente.
POINS
Sir John, ti prego, lasciami solo con il Principe. Gli esporrò delle ragioni che lo
convinceranno a partecipare all’impresa.
FALSTAFF
Bene, Dio doni a te lo spirito della persuasione, e doni a lui le orecchie del
profitto, perché quel che tu dici possa commuovere e quel che egli ode possa
essere creduto, affinché il Principe vero possa (tanto per divertimento)
dimostrarsi un ladro falso. Infatti le povere mascalzonate dei nostri giorni
hanno bisogno di incoraggiamento. Addio, potete trovarmi a Eastcheap.
PRINCIPE
Addio, seconda primavera! Addio, estate di San Martino!
[Esce Falstaff.]
POINS
Ordunque, mio buon signore dolce come il miele, domani venite a cavallo con
noi. Ho in programma uno scherzo che non posso combinare da solo. Falstaff,
Bardolph, Peto e Gadshill deruberanno gli uomini a cui abbiamo preparato
l’agguato; voi e io non ci saremo. Quando loro avranno il bottino, se voi e io
non glielo portiamo via, staccatemi la testa dalle spalle.
PRINCIPE