Page 537 - Shakespeare - Vol. 2
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FALSTAFF
Perdio, dici proprio giusto, ragazzo... e l’ostessa della taverna non è forse una
gran buona donna? 21
PRINCIPE
Come il miele d’Ibla, mio buon vecchio del castello... 22 e il mio giubbotto di
pelle non è forse un gran buon pezzo da galera? 23
FALSTAFF
Ma che dici, ma che dici, sciocchino? Ancora nei qui pro quo? Che diavolo
c’entro io col tuo giubbotto di pelle?
PRINCIPE
E che cavolo c’entro io con l’ostessa della taverna?
FALSTAFF
Be’, le hai chiesto il conto non una volta ma tante.
PRINCIPE
Forse che ho mai chiesto a te di pagare la tua parte?
FALSTAFF
No, quel che è giusto è giusto, hai pagato tutto tu in quel posto.
PRINCIPE
Anche in altri, per quello, fin dove arrivava la mia borsa; e dove non arrivava
ho fatto uso del mio credito.
FALSTAFF
Certo, e l’hai usato in tal maniera che se non fosse qui apparente che sei
l’erede apparente... Ma senti un po’, monellaccio, ci sarà ancora la forca in
Inghilterra quando sarai re? E il coraggio verrà ancora soffocato come oggi
dal peso rugginoso della legge, povera vecchia matta? Tu comunque, da re,
non impiccare i ladri.
PRINCIPE
D’accordo, li impiccherai tu.