Page 535 - Shakespeare - Vol. 2
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Ma non pensiamo a lui. Che dici, cugino,
               dell’orgoglio di questo giovane Percy?
               I prigionieri che ha fatto nella battaglia
               li tiene per sé, e manda a dire

               che non mi darà che Mordake Conte di Fife.



              WESTMORELAND
               È istigato da suo zio, da Worcester,            11
               che a voi vuol male sotto tutti gli aspetti,            12
               e lo spinge a farsi bello e sollevare

               la cresta giovanile contro la vostra dignità.


              RE

               Ma io l’ho chiamato a rispondere di ciò,
               e per questa causa dobbiamo trascurare per breve
               la nostra santa missione a Gerusalemme.
               Cugino, mercoledì prossimo terremo consiglio

               a Windsor. Informatene i lord,
               poi tornate da noi al più presto:
               infatti c’è da dire e da fare più di quanto
               si possa esprimere così nell’ira.



              WESTMORELAND

               Sarà fatto, maestà.
                                                                                                        Escono.



                                                  Scena II        13     EN


                                 Entrano il Principe di Galles e Sir John Falstaff.



              FALSTAFF

          Di’ un po’ Hal,    14  che ora è?


              PRINCIPE

          Sei  così  grosso  d’ingegno  a  forza  di  bere  vino  vecchio,  di  sbottonarti  dopo
          cena,  di  dormire  sulle  panche  dopo  mezzodì,  che  hai  dimenticato  di
          domandare  davvero  quello  che  davvero  vuoi  sapere.  Che  diavolo  c’entri  tu
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