Page 362 - Shakespeare - Vol. 2
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sulla terra sottostante; è due volte benedetta,
benedice chi la offre e chi la riceve;
è più potente nei più potenti, e si addice
al monarca in trono più della sua corona.
Lo scettro mostra la forza del potere temporale,
è l’attributo della soggezione e della maestà,
sede del timore che incutono i regnanti;
ma la clemenza sta sopra al dominio dello scettro,
ha il suo trono nel cuore dei re,
è un attributo di Dio stesso;
e il potere terreno più si mostra simile al divino,
quando la clemenza mitiga la giustizia. Quindi, ebreo,
pur se giustizia è ciò che chiedi, considera questo,
che a rigore di giustizia nessuno di noi
troverebbe salvezza. Noi invochiamo clemenza,
e quella stessa preghiera insegna a tutti noi
a fare atti di clemenza. Tanto ho detto
per mitigare la giustizia della tua richiesta;
se la manterrai, questa rigorosa corte di Venezia
dovrà per forza dar sentenza contro il mercante.
SHYLOCK
I miei atti mi ricadano sulla testa! Io invoco
la legge e la penale della mia obbligazione.
PORZIA
Non è in grado di restituire il denaro?
BASSANIO
Sì, ecco che io offro, per lui, in questa corte,
il doppio della somma. Se ciò non basta,
mi impegno a pagarne dieci volte tanto,
pena le mie mani, la mia testa, il mio cuore.
Se ciò non basterà, sarà evidente che la perfidia
schiaccia l’onestà. Ed io vi supplico, per una volta
distorcete la legge con la vostra autorità;
per una grande giustizia, fate un piccolo torto,
e frenate il volere di questo diavolo crudele.