Page 358 - Shakespeare - Vol. 2
P. 358

Aspetto la sentenza. Rispondete, l’avrò?



              DOGE
               Per i miei poteri, potrei sciogliere questa corte,
               a meno che Bellario, un sapiente dottore
               che ho convocato per deliberare su questo caso,
               non venga qui oggi.




              SALERIO
                               Mio signore, c’è qui fuori
               un messaggero appena giunto da Padova
               con lettere del dottore.



              DOGE
               Portateci le lettere. Chiamate il messaggero.



              BASSANIO
               Sta su, Antonio! Fatti coraggio, amico!

               L’ebreo avrà la mia carne, e sangue e ossa e tutto,
               prima che tu perda per me una goccia di sangue.



              ANTONIO
               Io sono un infetto castrato         74  del gregge,
               il più adatto alla morte. Il frutto più debole
               cade per primo al suolo, e così sia di me;

               tu non puoi trovar miglior impiego, Bassanio,
               che vivere ancora e scrivere il mio epitaffio.


                                 Entra Nerissa vestita da assistente di avvocato.



              DOGE
               Vieni da Padova? Da Bellario?



              NERISSA
               Da entrambi, mio signore. Bellario ossequia Vostra Grazia.



                                                 Consegna una lettera.
   353   354   355   356   357   358   359   360   361   362   363