Page 347 - Shakespeare - Vol. 2
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di quanto non vi ispiri l’abituale generosità.
PORZIA
Non mi sono mai pentita delle buone azioni,
né lo farò ora; perché tra compagni
che in comunione tra loro consumano il tempo,
e le cui anime portano un eguale giogo d’amore,
dev’esserci per forza un’eguale proporzione
di tratti, di maniere e di spirito;
e ciò mi fa pensare che questo Antonio,
l’amico del cuore del mio signore,
debba per forza assomigliare al mio signore. Se è così,
com’è piccolo il prezzo che ho pagato
per riscattare Antonio, la sembianza dell’anima mia,
da uno stato di crudeltà infernale!
Ma con ciò rischio di lodare me stessa,
e quindi basta. Ho altro da dirvi:
Lorenzo, affido nelle vostre mani
la conduzione e il governo della mia casa,
fino al ritorno del mio signore. Per parte mia,
ho fatto al cielo un voto segreto
di vivere in preghiera e contemplazione,
assistita soltanto dalla mia Nerissa,
fino al ritorno di suo marito e del mio signore.
A due miglia da qui c’è un monastero
e lì ci ritireremo. Desidero che voi
non rifiutiate questa incombenza,
che il mio affetto e la necessità
ora vi assegnano.
LORENZO
Signora, con tutto il mio cuore,
vi obbedirò in ogni gradito comando.
PORZIA
La mia gente conosce la mia decisione,
e accetteranno voi e Gessica
come se foste Bassanio e me stessa.