Page 349 - Shakespeare - Vol. 2
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Ci vedranno, Nerissa, ma in tale abbigliamento
               che ci crederanno dotate di ciò che a noi
               manca. Scommetto con te qualsiasi cosa
               che, quando saremo vestite da giovanotti,

               risulterò io il più bello dei due,
               e porterò il pugnale con più vistosa grazia,
               e parlerò con la voce zufolante del ragazzo
               che si cambia in uomo, e di due passettini

               farò una maschia falcata; e parlerò di risse
               come un bel giovane spaccone; e racconterò fandonie,
               su come onorate signore cercarono il mio amore,
               e, al mio rifiuto, ammalarono e spirarono;

               ma che potevo farci? Poi mi pentirò
               e dirò che, dopotutto, vorrei non averle uccise.
               E di queste piccole bugie ne racconterò venti,
               al che tutti giureranno che ho lasciato la scuola

               da più di un anno. Ho qui in mente
               mille stupidi trucchi di questi giovani vantoni,
               e voglio metterli in atto.



              NERISSA
                               Come! Ci mettiamo a uomini?



              PORZIA
               Vergogna! che domanda è questa,

               se la interpretasse uno sporcaccione!
               Ma vieni, ti racconterò l’intero mio disegno
               quando saremo nella carrozza che ci aspetta
               al cancello del parco. Oggi abbiamo l’impegno

               di coprir venti miglia; perciò, via, in fretta.
                                                                                                        Escono.



                                                     Scena V         EN



                                       Entrano Lancillotto il clown e Gessica.


              LANCILLOTTO
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