Page 33 - Shakespeare - Vol. 2
P. 33
Ebbene, sulla luce 38 del sole, ve lo giuro, dovessi rinascere,
signora, non potrei augurarmi un padre migliore.
Certi peccati son lievi 39 su questa terra,
e tali sono i vostri: non fu follia la vostra colpa.
Foste costretta a lasciare il vostro cuore in suo potere
come tributo obbediente a un amore imperioso, 40
contro la cui furia e impareggiabile forza
lo stesso leone impavido non riuscì a sostenere la lotta
e a tener lontana dal suo cuore regale la mano di Riccardo.
Colui che a forza deruba i leoni del loro cuore 41
può facilmente vincere quello di una donna.
Sì, madre mia, con tutto il cuore ti ringrazio
del padre che m’hai dato! Se c’è qualcuno
tra i viventi che osa dire che non ti sei comportata bene
quando mi hai concepito, spedirò la sua anima all’inferno.
Vieni, mia signora, ti voglio presentare alla mia gente; 42
essi ti diranno, che quando Riccardo mi ha generato,
se tu gli avessi detto no, sarebbe stato peccato;
questo io sostengo, e chi dice il contrario mente.
[Escono.]