Page 319 - Shakespeare - Vol. 2
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Dovrà dare − per cosa? per del piombo, azzardare per del piombo!
Questo scrigno minaccia: l’uomo che azzarda tutto
lo fa nella speranza di un buon profitto.
Un’aurea mente non s’abbassa alla bella mostra delle scorie.
Quindi non darò né azzarderò niente per del piombo.
Cosa dice l’argento col suo colore verginale?
«Chi sceglie me, avrà quanto si merita».
Quanto si merita. Soffermati qui, Marocco,
e pesa il tuo valore con mano imparziale.
Se vieni valutato secondo la tua stima,
tu meriti abbastanza, e tuttavia «abbastanza»
può non arrivare fino alla signora;
e tuttavia dubitare dei miei meriti
non sarebbe che uno stupido svilir me stesso.
Quanto io merito. Ebbene, è la signora!
Per la mia nascita la merito e per le mie fortune,
per le mie virtù e per le qualità della mia educazione;
ma, più ancora, per il mio amore io la merito.
E se non mi perdessi oltre, ma scegliessi qui?
Vediamo ancora una volta questo detto inciso nell’oro:
«Chi sceglie me, otterrà ciò che desiderano molti».
Certo, è la signora, tutto il mondo la desidera.
Dai quattro angoli del mondo vengono
a baciare questa effige, 43 questa santa mortale che respira.
I deserti ircani e le distese selvagge
dell’immensa Arabia sono, ora, come grandi strade
per i principi che vengono a contemplare la bella Porzia.
Il regno marino, il cui ambizioso volto
sputa in faccia al cielo, non è barriera che fermi
gli spiriti forestieri, che lo passano
come un ruscello per vedere la bella Porzia.
Uno di questi tre contiene il suo divino ritratto.
Possibile che il piombo lo contenga? Sarebbe una dannazione
pensare un pensiero così vile: troppo volgare metallo
per racchiudere il suo sudario nell’oscura tomba.
O dovrò pensare che ella sia murata nell’argento, 44
che vale dieci volte meno dell’oro puro?
Oh pensiero peccaminoso! Mai così ricca gemma