Page 286 - Shakespeare - Vol. 2
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Tu mi conosci bene, e sprechi tempo
a circuire il mio amore a parole; 13
e certamente mi fai ora più torto
a dubitare che io voglia fare tutto il possibile
che se tu avessi sperperato tutto quello che ho.
Dunque, dimmi solo ciò che dovrei fare
che, a tua conoscenza, possa da me essere fatto,
ed io sono pronto: quindi parla.
BASSANIO
A Belmonte vive una signora, orfana e ricca,
ed è bella, e ciò che è più bello ancora,
ha meravigliose virtù. Una volta dai suoi occhi
ho ricevuto dolci messaggi muti.
Il suo nome è Porzia, in nulla inferiore
alla figlia di Catone, la Porzia di Bruto;
né il vasto mondo ignora il suo valore,
poiché i quattro venti vi spingono da ogni costa
rinomati pretendenti, e i suoi riccioli solari
le scendono sulle tempie come un vello d’oro,
che fa della sua sede di Belmonte una spiaggia della Colchide,
e molti Giasoni vengono alla sua ricerca. 14
O mio Antonio, se solo avessi i mezzi
per poter rivaleggiare con loro,
l’animo mi presagisce tale profitto 15
che senza dubbio troverei fortuna.
ANTONIO
Tu sai che le mie fortune sono per mare,
né ho denaro, né mercanzie per raccogliere
una somma in contanti. Va’, quindi, a saggiare
cosa può ottenere, a Venezia, il mio credito.
Sarà spremuto fino in fondo per darti i mezzi
per Belmonte, dalla bella Porzia.
Va’ subito a informarti, come farò anch’io,
dove c’è denaro, e non farà differenza
ottenerlo a credito o per conoscenza.
Escono.