Page 282 - Shakespeare - Vol. 2
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perché non sei triste. Già, per Giano bifronte,
               la natura ha foggiato nel tempo strani personaggi:
               certi che strizzano sempre gli occhi
               e ridono come pappagalli al zampognaro,                 4

               e altri dall’aspetto come l’aceto,
               che non mostrano i denti in un sorriso
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               nemmeno se Nestore  giura che la battuta è da ridere.

                                      Entrano Bassanio, Lorenzo e Graziano.



               Ecco che arriva Bassanio, il tuo nobile parente,

               e Graziano e Lorenzo. Arrivederci,
               ti lasciamo in migliore compagnia.



              SALERIO
               Sarei rimasto finché non t’avessi reso allegro,
               se più degni amici non mi avessero prevenuto.



              ANTONIO
               Il tuo merito ha tutta la mia stima.

               Immagino che siano i tuoi affari a chiamarti,
               e tu cogli l’occasione per andartene.



              SALERIO
               Buongiorno, miei gentili signori.



              BASSANIO
               Cari signori, quando ci faremo due risate? Dite, quando?
               Tenete troppo le distanze, è necessario?



              SALERIO
               Metteremo a vostra disposizione il nostro tempo libero.

                                                                                 Escono Salerio e Solanio.



              LORENZO
               Nobile Bassanio, poiché hai trovato Antonio,
               noi due ti lasceremo, ma per cena
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