Page 285 - Shakespeare - Vol. 2
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BASSANIO
Non ti è ignoto, Antonio,
quanto io abbia dissestato il mio patrimonio,
esibendo un modo di vita alquanto più fastoso
di quel che i miei scarsi mezzi potessero consentire;
né ora mi lamento di dover rinunciare
a un così nobile andazzo, ma mia cura principale
è districarmi con onore dai grossi debiti
cui la mia giovinezza, un po’ troppo prodiga,
mi ha impegnato. 12 A te, Antonio,
devo il più, e in denaro e in affetto,
e nel tuo amore trovo la garanzia
per confidarti tutti i miei piani e propositi
su come liberarmi di tutti i debiti che ho.
ANTONIO
Ti prego, caro Bassanio, dimmi tutto,
e se la cosa resta, come sempre resti tu,
nell’ambito dell’onore, sta’ sicuro
che la mia borsa, e la mia persona, ogni mia risorsa
saranno a disposizione dei tuoi bisogni.
BASSANIO
Quando andavo a scuola, se perdevo una freccia,
ne tiravo un’altra della stessa portata
nella stessa direzione, mirando più attentamente
per ritrovare l’altra, e, rischiandone due,
spesso le ritrovavo entrambe. Adduco questa prova infantile
perché ciò che sto per dire è pura innocenza.
Io ti devo molto, e, da giovane testardo,
tutto ciò che ti devo l’ho perso; ma se ti piacerà
tirare un’altra freccia nella stessa direzione
in cui hai tirato la prima, non dubito
che, stando ben attento al bersaglio, io le troverò entrambe,
o ti riporterò indietro la seconda che hai arrischiato,
restandoti grato debitore della prima.
ANTONIO