Page 281 - Shakespeare - Vol. 2
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SALERIO

                               Un soffio per raffreddare il brodo
               mi darebbe brividi di febbre al pensiero
               di qual danno potrebbe fare in mare un vento troppo forte.

               Non potrei guardare scorrere la clessidra
               senza pensare a bassifondi e a secche
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               e vedere il mio ricco galeone,  incagliato nella sabbia,
               abbassar l’alta coffa più giù delle sue coste
               per baciare il suo sepolcro. Andando in chiesa

               e vedendo il sacro edificio di pietra,
               non penserei d’un tratto ai pericolosi scogli
               che, solo a toccare sul fianco il mio gentile vascello,

               ne spargerebbero tutte le spezie sui flutti
               vestendo delle mie sete le acque ruggenti?
               In una parola, solo ora, valeva tanto
               e, ora, non vale niente? Posso avere capacità di pensiero
               per pensarlo e non riuscire a pensare

               che, se una tal cosa accadesse, mi farebbe triste?
               Ma non mi dire nulla, io so che Antonio
               è triste perché pensa alle sue mercanzie.



              ANTONIO
               No, credimi; e ne ringrazio la mia fortuna:

               le mie imprese non sono affidate a una sola stiva,
               né a un solo posto; né dipende il mio patrimonio
               dalla fortuna di questo solo anno.
               Quindi le mie mercanzie non mi fanno triste.



              SOLANIO
               Ma allora sei innamorato.



              ANTONIO

                               Via, via!


              SOLANIO

               Neppure innamorato? Diciamo allora che sei triste
               perché non sei allegro; e ti sarebbe altrettanto facile
               ridere e saltare, e dire che sei allegro
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