Page 27 - Shakespeare - Vol. 2
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dividevano mio padre da mia madre,
come ho sentito dire da mio padre stesso,
quando questo allegro gentiluomo fu concepito.
Sul letto di morte, e per testamento, mio padre mi lasciò le terre,
e fino in punto di morte giurò
che questo frutto di mia madre non era suo,
e che se lo fosse stato sarebbe venuto al mondo
prematuro di ben quattordici settimane.
E allora, mio buon sovrano, fate che io abbia ciò che è mio,
le terre di mio padre, secondo le ultime volontà di mio padre.
RE GIOVANNI
Signore mio, vostro fratello è legittimo; 19
la moglie di vostro padre l’ha partorito dopo il matrimonio,
e se si è comportata male, peggio per lei;
è il rischio che corrono tutti gli uomini che prendono moglie.
Ma ditemi, cosa sarebbe accaduto,
se mio fratello, che, come voi avete detto,
si è dato tanto da fare per generare questo figlio,
l’avesse poi reclamato da vostro padre?
In verità, buon amico,
vostro padre avrebbe potuto tenersi questo vitellino,
nato dalla sua vacca, in barba al mondo intero;
in verità, avrebbe potuto farlo; così, fosse stato di mio fratello,
mio fratello non avrebbe potuto reclamarlo,
né vostro padre, pur non essendo suo, avrebbe potuto disconoscerlo:
questo risolve la questione, 20 il figlio di mia madre
ha generato l’erede di vostro padre, e l’erede
di vostro padre deve avere le terre di vostro padre.
ROBERT
L’ultima volontà di mio padre non vale dunque
a diseredare quel figlio che non è suo?
BASTARDO
Vale tanto poco a diseredarmi, credo,
quanto valse mio padre a generarmi.